Sito ufficiale del
Gruppo artistico letterario La Soffitta
Rassegna stampa - giornali La Stampa e L'Unità
L'Unità del 4-10-1974
"La seconda « rosa » dei candidati al Premio Pisa
Cinque volumi sono stati prescelti a far parte della seconda rose delle opere di narrativa concorrenti al Prendo Pisa 1974. Si tratta di "II fossile ignoto", di Luciano Della Mea (editore Bertani); e "Dell'elmo di Scipio" di Merio Lunetta (Marsilio); "Il quarantesimo giorno del quinto mese dell'amore", di Giancarlo Nuvoli (Marsilio); "La toga rossa", di Ugo Ronfani (editore SEI); e "Ritrevacos", di Franco Scaglia (Marsilio)."
L'Unità del 15-10-1974​
"II Premio Pisa a Mario Lunetta
Mario Lunetta ha vinto il Premio Pisa 1974 per la narrativa con il romanzo < Dell'elmo di Scipio > edito da Marsilio. Il libro di Lunetta è stato premiato da una giuria presieduta da Aurelio Roncaglia e composta da Renato Barilli, Furio Bartorelli, Francesco Burdin, Sandro Di Paola, Silvio Guarnieri, Carlo Montella, Walter Pedullà, Angelo Maria Ripellino. <<Dell'elmo di Scipio>> — dice la motivazione della giuria — <<è prima di tutto una violenta, corrosiva e insieme sapida denuncia della condizione della nostra scuola alla vigilia della contestazione studentesca>>, ed è <<una satira che si estende ad altre istituzioni della nostra società: non solo a quelle della cultura ma anche a quelle che nella cultura si riflettono. Lunetta è pronto a raccoglierne con uno specchio deformante e spietato le immagini>>. La prova, dunque, di e uno scrittore maturo, cui cui futuro si può tranquillamente scommettere>>."
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La Stampa del 5-11-1976
"Il premio Pisa a « Miramare »
Il premio letterario Pisa di 500 mila lire, destinato a un romanzo uscito negli ultimi due anni, è stato assegnato a Miramare di Nico Orengo (Marsilio editore). In giuria, Walter Pedullà, Angelo Maria Ripellino, Aurelio Roncaglia, Mario Sansone."
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La Stampa del 19-11-1977
"PISA — Italo Cremona con il libro Zone d'ombra (Einaudi, Torino) e Pieraccino Nogara con Nel segno del pavone (L'Astrogallo, Ancona), hanno vinto, ex aequo, il Premio Nazionale «Pisa» per la narrativa, giunto alla, sua ventunesima edizione. Segnalato, sempre per la narrativa, Mario Devena, autore di Sospetto di magia (Editori Riuniti, Roma). Per la poesia il premio è stato assegnato a Giorgio Barberi Squarotti con il libro Notizie dalla vita (Bastogi, Livorno). La segnalazione di merito è andata a Tiziano Rossi con il libro Dallo sdrucciolante al rialzarsi e ad Armando Patti con Avanguard'aria. La medaglia d'oro del Presidente della Repubblica è stata conferita a Giorgio Bassani, mentre il «Galeone d'oro», destinato ad una personalità affermatasi nel campo dell'arte, è andato all'attore Giancarlo Zanetti. Una medaglia «Per la poesia italiana» è stata assegnata allo scrittore britannico Bruce Renton, che ha recentemente pubblicato un libro di poesie in italiano dal titolo II giorno che vado. "
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La Stampa del 25-11-1978
"PISA — Pietro Sanavio ha vinto il premio letterario «Pisa» con il suo terzo romanzo «La patria» edito da Marsilio. La giuria, di cui facevano parte tra gli altri Walter Pedullà e Antonio Burdin lo ha preferito a «Il magazzino» di Antonio Porta. Sanavio è autore di altri due romanzi, «La maison-Dieu» e «Il finimondo», e di vari saggi, tra cui uno su Ezra Pound."
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L'Unità del 10-3-1979
Dall'articolo "Controffensiva della parola" di pag. 17
"...Martino ha vinto l'ultimo premio Pisa con una raccolta di poesie."
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La Stampa del 26-5-1979
"PISA — Due concorsi di poesia e narrativa, denominati «Premio letterario Pisa», sono stati banditi dal gruppo artistico "La soffitta" di Pisa. Vi possono concorrere opere edite tra il 1° gennaio '78 e il 15 luglio '79, che dovranno essere inviate, entro il 15 luglio, al presidente organizzatore del premio, Zevio Ferrigno, casella postale 54, 56100 Pisa."
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La Stampa del 26-1-1980
"PISA — Il premio Pisa è stato assegnato a Giovanni Pascutto (narrativa) per il romanzo «Nessuna pietà per Giuseppe», edito da Mondadori, e ad Angelo Manuali (poesia) per la raccolta di versi pubblicata da Bastogi. "
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La Stampa del 31-10-1981
Premi Letterari
"Pisa — Il 25" Premio letterario Pisa è stato vinto da Luigi Malerba, con la raccolta di sogni «Il diario di un sognatore», edito da Einaudi. Nell'occasione della consegna, al teatro Verdi di Pisa, è stata attribuita una medaglia d'oro del presidente Pertini al professor Antonino Zichichi."
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La Stampa del 29-10-1993
"FATTI E GENTE
A Sergio Romano il premio Pisa
PISA. Saranno assegnati domani i riconoscimenti del 37° Premio Letterario Pisa per la saggistica, la narrativa e la poesia. La giuria ha scelto per la saggistica l'editorialista della Stampa Sergio Romano con il libro Guida alla politica estera italiana (Rizzoli); per la narrativa Pier Maria Pasinetti con Melodramma (Marsilio); per la poesia Anna Maria Carpi con A morte Tayllerand (Campanotto). A Umberto Eco e Gillo Pontecorvo due riconoscimenti speciali: a Eco la medaglia del Presidente della Repubblica per «una personalità che abbia contribuito allo sviluppo e alla diffusione della letteratura, della scienza e dell'arte in Italia e all'estero». A Pontecorvo il Galeone d'oro riservato a personaggi di cinema, teatro e televisione. [Ansa]"
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La Stampa del 31-10-1994
"Con il <<Galeone d'oro>>
Premiati Arbore e Piero Angela uomini-tv
PISA. Renzo Arbore e Piero Angela hanno vinto il «Galeone d'oro» per i protagonisti del mondo dello spettacolo e della tv, assegnato ieri a Pisa, e collegato al premio letterario andato a Giorgio Pressburger, Guido Paduano e Umberto Piersanti. Premio speciale della giuria pure per Guido Zavanone: poeta, ma anche procuratore generale della Repubblica a Genova. «Oggi è difficile comunicare senza gridare - ha detto Arbore - e ci vuole buon gusto. E' quello che cercherò sempre. Per ora in tv non torno, e me ne vado in giro con la mia orchestra». Il premio è stato assegnato ad Arbore «per aver fatto con "Quelli della notte" il miglior varietà della storia della tv». Lo showman aveva già vinto un sondaggio a «Numero uno» di Baudo, dove il suo «Indietro tutta» era stato giudicato «miglior varietà». Angela è stato premiato «per aver fatto della divulgazione scientifica una materia di facile comprensione per tutti»."